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Gli SMAP alla conquista dell’editoria

Ora siamo, definitivamente, fregati.
I Johnny’s, altrimenti detti i ragazzi della Johnny & Associates (ma quanto vi abbiamo fracassato le scatole con questi qua ultimamente?) hanno già conquistato programmi televisivi, telefilm, sigle degli anime, sigle dei telefilm, apparizioni nei manga, radio e programmi radiofonici, cinema, eventi all’aperto, pubblicità di dubbio gusto in televisione, cartelloni pubblicitari alti sei metri, pubblicità alla radio e apparizioni più o meno ovunque. Cosa fanno? Cosa fanno ora?


Conquistano il mondo editoriale, mi sembra giusto. I primi a farlo altri non sono che gli SMAP, acronimo di Sports Music Assemble People, unit di cinque persone debuttata nel lontano 1991, addirittura prima che, come loro stessi amano far notare, alcuni fanciulli delle unit più giovani fossero nati o addirittura programmati dai loro genitori e genitrici. Il gruppo, formato da Masahiro Nakai, Takuya Kimura, Tsuyoshi Kusanagi, Goro Inagaki e Shingo Katori, si imbarcherà nell’impresa di realizzare e curare un intero magazine completamente da sé: Super-fashion & Music Assemble Photo-magazine (abbreviato in SMAP perché noi siamo originali, sì), questo il nome della rivista, conterà un totale di circa 140 pagine, ed uscirà intorno al 25 Agosto di quest’anno.
Saranno gli stessi componenti del gruppo a curare ogni articolo della rivista: Goro Inagaki ha richiesto un’intervista faccia a faccia con il famoso mangaka Naoki Urasawa, creatore di Monster e del più recente 20th Century Boy, mentre Shingo Katori ha parlato con lo stilista Tom Brown. Nella rivista verranno inclusi oltretutto servizi fotografici mai visti degli SMAP, articoli di moda, spettacolo e rubriche sull’amore e sulla gioventù (gioventù ma dove, stelle sante?).

Il gruppo, sulla cresta dell’onda in Giappone da circa duecento anni a questa parte nonostante le loro dubbie doti canore (non ce ne vogliate, noi vogliamo bene a questi omini, ma quando ce vo’, ce vo’), ha come intento con questo progetto quello di riprendersi dallo stato di semi-hiatus (semi perché comunque qualcosa hanno fatto uscire) in cui sono caduti l’anno passato, dopo l’incidente di Tsuyoshi Kusanagi – che, per chi ancora non lo sapesse, è stato beccato a vagare ubriaco per Tokyo completamente nudo che cantava canzoni enka, e, una volta arrestato, ha semplicemente risposto “Cosa c’è di male nell’essere nudi?”.
Chi lo sa, magari nella sua rubrica, parlerà del suo concetto di naturismo. Noi, lo aspettiamo con ansia.