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Del Gran Signore di tutte le molestie sessuali, ed altri fattacci

Per non perdere le buone vecchie abitudini del rimanere aggiornati su cosa accade nel patinato mondo di idol, attori ed attrici asiatici mentre noi stiamo qua a farci le unghie (e spesso e volentieri a mangiarcele a causa loro), abbiamo pensato di rimandare ancora di qualche giorno la carrellata dei migliori pettegolezzi del 2010 per uno sguardo sull’attualità.
E di cose in questi giorni ne sono successe, quindi ci duole mettere da parte la discorsività, ma ci tocca, d’altra parte, fare un po’ di ordine nelle vite di questi fanciulli e procedere per punti.

Se per i giapponesi vestire i panni di più o meno conosciuti eroi dei fumetti (dei loro fumetti, i manga) è ormai nel DNA, quando è un fumetto a chiedere in prestito i loro panni, la cosa si fa più interessante.
YOSHIKI, il celebre membro e co-fondatore della band Visual Kei per eccellenza, X Japan, è apparso infatti in compagnia niente di meno che di Stan Lee, il creatore di supereroi del calibro di Spiderman, i Fantastici Quattro e Iron Man, alla sessantottesima edizione dei Golden Globe Awards, a Beverly Hills. I due, infatti, sembrano essere diventati molto amici grazie alla collaborazione annunciata non poco tempo fa: Stan Lee creerà, su modello di YOSHIKI stesso, un supereroe del mondo della musica a fumetti. Il fumetto verrà in seguito tradotto in moltissime lingue (compresa la nostra, con ogni probabilità) ed adattato a serie animata. E, come ogni supereroe che si rispetti, speriamo che non ci faccia attendere a lungo per un film.

Passando alla nostra agenzia preferita di esseri mitologici metà uomo e metà glitter (visto che la definizione vi è piaciuta), dobbiamo purtroppo dare una cattiva notizia a tutte le fans degli Arashi: con il trentesimo compleanno del loro leader e membro più vecchio Satoshi Ohno, l’intero gruppo è da considerare ufficialmente fuori dalle riviste di idol quali Potato, Wink Up e Duet, e d’ora in avanti appariranno solo con interviste ed articoli individuali (questo mese, in particolare, appariranno solamente un’intervista a Masaki Aiba e un articolo sul film di prossima uscita di Kazunari Ninomiya). Questa è un’altra, per chi le chiedeva, delle poche regole note della Johnny & Associates: non appena un gruppo raggiunge la soglia dei 30, deve “diplomarsi” dalle riviste sopra citate, per lasciar posto ai sempre più numerosi gruppi di giovincelli. Così accadde ai KinKi Kids e così anche ai 20th Century (il sottogruppo dei tre più grandi) dei V6: “La regola non scritta non è così rigida, in realtà“, rassicura però uno degli editori di questo genere di magazine, “semplicemente non è più un appuntamento fisso nei loro impegni, ma in caso tutti e cinque fossero liberi nello stesso momento, continueremo a pubblicare servizi fotografici di gruppo“. Certo, se il problema è solo trovarli liberi tutti e cinque nello stesso momento, allora sarà proprio un gioco da ragazzi.

Per esaurire in fretta la parte informativa di questo articolo (ed arrivare alla parte spettegolona, concedetemi il termine), non ci resta che fare un piccolo appunto su un caso di plagio di cui avevamo parlato tempo fa: vi ricordate delle Vocaloid? E chi se ne dimentica, direte voi. E vi ricordate di quella canzone dei KAT-TUN che assomigliava pericolosamente, guarda un po’, proprio ad una delle Vocaloid uscita poco tempo prima? Be’, i produttori della canzone dei KAT-TUN, “NEVER x OVER ~ 「-」IS YOUR PART”, hanno ammesso le influenze della canzone della vocaloid LUKA MEGURINE, ed hanno pubblicamente chiesto scusa ai seguaci di entrambi gli artisti. Il creatore della canzone della Vocaloid, AVTechNO!, che aveva lanciato l’allarme plagio qualche settimana fa, ha lasciato un breve messaggio delle proprie più sentite e sincere scuse ai KAT-TUN stessi ed ai loro fans, specificando che ovviamente la colpa di quanto successo non fosse in alcun modo da attribuire ai ragazzi, ed augurando loro ogni bene per il futuro. I maligni dicono che abbia ricevuto un sacco di soldi per questa sviolinata. Noi non diciamo niente, ma si sa come funziona la Johnny & Associates, no? Meglio insabbiare la cattiva pubblicità.

Il premio per il pettegolezzo più idiota della settimana va senza dubbio al Gran Signore di tutte le Molestie Sessuali, un certo M di una certa agenzia J che si occupa solo di idol uomini. Sì, quando le riviste scandalistiche cercano di nascondere i reali protagonisti dei loro scoop per non avere danni legali di alcun genere, ci riescono veramente male.
E chiarito che si tratti proprio della Johnny & Associates, cosa ha fatto questo povero signor M per meritarsi un titolo così altisonante?
Be’, a quanto pare, è andato in giro lamentandosi di non essere abbastanza popolare con signore e signorine. Il ragazzo – o, per meglio dire, l’uomo, dato che l’articolo mette in chiaro più volte che si tratti ormai di un veterano dell’agenzia – non attrae le donne, non l’ha mai fatto e, arrivati a questo punto della sua carriera, secondo i nostri simpatici articolisti, ha ben poche probabilità di farlo. Come si passi dal lamentarsi della propria sfigataggine all’essere un Gran Signore di tutte le Molestie Sessuali non è del tutto chiaro, ma pare addirittura che le continue lamentele ed il comportamento del povero M stiano cominciando ad attirare l’antipatia di alcuni colleghi della stessa agenzia: un tale A – che le illazioni delle lettrici identificano in Akanishi Jin, Aiba Masaki degli Arashi, Arioka Daiki degli Hey!Say!JUMP, o, persino, gli Arashi al completo –  pare che lo disprezzi e l’abbia ignorato pubblicamente, proprio a causa di questo suo comportamento. “Certo“, commenta il popolare stilista X al Friday, la rivista scandalistica che ha pubblicato questa perla, “se l’agenzia conta nelle sue fila artisti di questo genere, sarà sempre più difficile ottenere lavoro per alcuni di loro“.
Ma a questo punto, chi è questo M, ormai veterano dell’agenzia, che proprio non riesce a piacere alle donne – e pubblicamente se ne lamenta, guadagnandosi questo simpatico titolo?
Le lettrici accanite del Friday non se lo sono, ovviamente, lasciato dire due volte, ed hanno cominciato una vera e propria caccia al Porco per riuscire a scoprire il nome del fortunato vincitore.
E se il primo nome che è venuto in mente è stato quello del famoso solista Masahiko Kondo – conosciuto in patria come Matchy, 46 anni e quasi altrettanti all’attivo di carriera, non esattamente noto per il suo carattere affabile ed aperto – di certo non è il solo.
Nella lista dei veterani – da loro intesi come chiunque abbia già debuttato, ci pare di capire – appaiono infatti in ordine d’età tutta una serie di nomi, tra cui molti che di sicuro non hanno problemi di popolarità nel mondo delle fanciulle: vanno dall’affascinante Masahiro Matsuoka (batterista dei TOKIO, 34 anni), a Go Morita e Ken Miyake (V6, entrambi 31 anni), Jun Matsumoto (Arashi, 27 anni), Shingo Murakami e Ryuhei Maruyama (Kanjani8, rispettivamente 28 e 27 anni), sino ad assai meno veterani come Takahisa Masuda (NEWS, 24 anni) ed addirittura il piccolo Ryutaro Morimoto (Hey!Say!JUMP, solamente 15 anni).
La sottoscritta ovviamente punta l’accusatorio indice contro il piccolo Ryutaro e la sua faccina da bravo bambino che chissà cosa nasconde, oppure Tatsuki Muro dei VETERAN, altrimenti detto quello altissimo e non proprio bello dei Kansai Junior’s. Ma mi rimetto al vostro giudizio.

L’esercito dei dodici pettegolezzi – prima parte

Vi siete già lasciati alle spalle il 2010 senza rancori, con i consigli del buon vecchio Paolo Fox e soprattutto una giusta innaffiata di spumante?
E allora quale modo migliore di festeggiare l’anno appena finito di andare a pescare tutti i pettegolezzi che, mese per mese, hanno infuocato i tabloid nel nostro amato Giappone?
Ebbene sì, se nel Paese del Sol Levante le notizie sono tante e troppe e costanti, può sempre capitare che ce ne sfugga più di qualcuna, e abbiamo deciso di rimediare a questa imperdonabile mancanza andando a recuperare i migliori di ogni mese dell’anno della Tigre, il 2010, prima di saltare direttamente ai pettegolezzi dell’anno della Lepre.

E andando indietro nel tempo di un anno esatto, il Gennaio del 2010 in area gossip gravitava più che altro intorno all’inizio delle attività di solista di Jin Akanishi, dell’uscita del suo film BANDAGE e delle sue, di uscite, in giro per locali con belle straniere attaccate alle sue braccia. E se la giovanissima ed inglesissima star di MySpace Beckii Cruel, da pochissimo sbarcata in Giappone, faceva del suo meglio per attirarsi quante più antipatie nel fandom occidentale, i giornalisti scandalistici del posto non avevano davvero tempo per stare dietro a lei, troppo occupati a seguire i sempre più numerosi scandali sessuali degli Arashi.
Risale a Gennaio, infatti, il presunto appuntamento romantico di Kazunari Ninomiya degli Arashi e la bella attrice Asami Mizukawa, stati visti insieme in un locale di Shibuya in atteggiamenti amichevoli e sin troppo intimi, anche per due persone che, come loro, si conoscono ormai da più di dieci anni. Un semplice appuntamento tra un Johnny’s ed un’attrice televisiva non avrebbe dovuto creare tanto scalpore, giusto? Dopotutto, sono un po’ come il nostro binomio velina-calciatore. Eppure, a creare scandalo non fu solo l’amicizia che lega tutt’ora la ragazza alla collega Masami Nagasawa, più volte tacciata di essere la fidanzatina storica del buon Nino, che pare avesse anche tenuto nascosta la loro relazione sino a quando la fanciulla non ha raggiunto la maggiore età. Infatti, la bella Asami non è solo amica di vecchia data di Ninomiya, ma conta sul suo curriculum una serie di flirt con svariati Arashi: se con Sho Sakurai si parlava solamente di qualche appuntamento finito in tarda notte dentro un taxi scomparso nel nulla, con Masaki Aiba pare si trattasse addirittura di una relazione stabile che durava da almeno tre anni di andirivieni dall’appartamento del Johnny’s. Insomma, Arashi cari, sappiamo che siete amici e vi volete bene e che in tour vi scambiate i calzini senza fare una piega, ma adesso vi fate anche girare la fidanzata come se fosse una canna?

A Febbraio, tra attori ed attrici che immancabilmente hanno il loro incidente automobilistico settimanale – perché si sa, la gente famosa in Giappone sembra prendere la patente per corrispondenza – e le solite brutte notizie per la scena Visual Kei, sono sempre gli idols della Johnny & Associates che fanno parlare di loro.
Forse il più esilarante riguarda il Johnny’s Junior ed ormai famosissimo attore Toma Ikuta, che si trova a rivelare le proprie fantasie nascoste (qui da noi si chiamano sogni erotici, in effetti) sull’amico e collega Tomohisa Yamashita: durante un’intervista, infatti, ammette di sognare spesso ad occhi aperti una straziante scena da drama in cui il proprio corpo ferito ed esangue viene portato in salvo tra le braccia di un aitante YamaPi in versione medico del drama Code Blue. Quando nella sua testolina l’atmosfera si fa tesa e teme di non riuscire a salvarsi, a Toma non resta altro che stringere le mani agli abiti di Yamashita, urlando un laconico quanto disperato “Dottore, mi salvi!“. Lui ci giura che la sua fantasia si interrompe proprio lì, ma, non contento, nella stessa intervista racconta del suo viaggio in Thailandia insieme a Subaru Shibutani dei Kanjani8, e della singolare esperienza che li ha visti, a causa di due rospi che li hanno terrorizzati (non c’è bisogno di commentare), farsi una romantica doccia calda insieme, ed addormentarsi sulle note della stessa canzone, dividendosi gli auricolari da bravi… qualunque cosa fossero.
Insomma, noi ce la mettiamo anche tutta a cercare dei pettegolezzi normali con ragazze normali in situazioni normali… ma c’è chi proprio non ne vuole sapere.

E a Marzo, con l’avvicinarsi della primavera, chiunque si aspetterebbe di vedere l’amore che fiorisce ad ogni angolo di strada. Assurdamente, però, nell’anno passato sembra essere stato un mese scarsamente fruttuoso per gli scandali nell’Entertainment giapponese. Basti pensare che lo scandalo peggiore trattava degli attori Sousuke Takaoka (che aveva interpretato il bel Tomochika  Wakana in ROOKIES) e Aoi Miyazaki (Nana Komatsu in Nana) beccati a flirtare in un ristorante. L’assurdità del pettegolezzo sta, in effetti, proprio nel fatto che abbia fatto scalpore: i due sono infatti felicemente sposati dal 2008. Pare però che l’agenzia della fanciulla, la Hirata Office, abbia improvvisamente deciso che evidentemente Takaoka non fosse l’uomo adatto per l’immagine di purezza e innocenza dell’attrice. Dopo numerosi gossip su tradimenti e addirittura violenza domestica dichiaratamente mirati a screditare l’immagine dell’attore, i due ragazzi hanno insistito nell’apparire in pubblico dimostrando ampiamente quanto vadano d’amore e d’accordo, imboccandosi a vicenda e facendosi le fusa. Insomma, alla dolce e innocente Aoi piacciono i cattivi ragazzi. E ha tutta la mia simpatia.

Con l’arrivo della bella stagione, finalmente le cose sembrano tornare alla normalità: i nostri beniamini, sentendosi al sicuro dietro provvidenziali mascherine anti-polline, ad Aprile escono dal letargo e cominciano di nuovo a gironzolare per la città, disseminando scandali un po’ ovunque passino. Da un lato, c’è la nostra amica (so già cosa direte) Keiko Kitagawa che si lamenta della scarsa importanza dei ruoli che le vengono assegnati nei drama, in particolare quando è al fianco di un popò d’uomo del calibro di Takuya Kimura, dall’altro c’è il divorzio di Erika Sawajiri e i successivi gossip riguardanti la sua libertina vita sentimentale, che la proclameranno ufficialmente Uwasa Queen per tutto l’anno a venire.
Noi, però, preferiamo soffermarci più a lungo sul nuovo membro ad honorem della Truppa Akanishi, niente meno che Kim Jaejoong, all’epoca da poco orfano di due Tohoshinki. Niente strane paparazzate in locali gay o per strada con compagnie poco raccomandabili, questa volta: l’amicizia è stata dichiarata dai ragazzi stessi, in particolare da Tomohisa Yamashita e Junpei Mizobata. Pochissimi giorni dopo la dichiarazione d’amicizia, Jaejoong e Yamapi si sono presentati insieme ad una festa in onore di Lady Gaga, emozionati come due tredicenni al loro primo concerto dei Backstreet Boys, e dopo la festa, si sono riuniti a Junpei e il resto della truppa per parlare tutta la notte del vestito di Lady Gaga. Niente che non ci aspettassimo, insomma, ma fa sempre piacere saperlo.

Con l’arrivo di Maggio, le cose in Giappone sembrano tornare alla normalità. Frequenti uscite della truppa (Jaejoong incluso) a mangiare in qualche ristorante di ramen, otaku muniti di pc e connessione a banda larga che tentano un colpo di stato per impedire alle povere KARA di debuttare nel loro Paese, la dolce Maki Horikita che si sente sola (forse la cara Meisa Kuroki lavorava un po’ troppo e la stava trascurando?) e chiede a gran voce un fidanzato.
Tocca però questa volta soffermarsi su due pettegolezzi, che guarda caso (e stavolta è un caso per davvero) riguardano due amici: da un lato Jun Matsumoto degli Arashi che sembra comportarsi in modo sospetto con la bella Kou Shibasaki, portandosela poi a casa a fine insospettabile serata con gli amici; e dall’altro l’amico Ryo Nishikido, che come al solito fa parlare di sé comportandosi da maschio alpha come al solito suo. Infatti, pare che dopo una delle sue ormai celebri serate in giro per Roppongi, il buon (mentiamo) Ryo sia riuscito a caricarsi sul taxi con sé un’ignara fanciulla, con la poco credibile scusa di accompagnarla a casa. Pare che alla fatidica domanda “Vieni a casa mia?“, il Nishikido nazionale non si aspettasse assolutamente un rifiuto, e, una volta ricevuto, si sia alterato non poco, facendo fermare il taxi in mezzo alla strada e nel cuore della notte, ordinando alla ragazza di scendere immediatamente, dato che aveva osato rifiutare un invito del Sexy Osaka Man. A mio modesto parere, la cosa bizzarra non è il rifiuto in sé, quanto più il fatto che la ragazza avesse davvero creduto che uno come il Nishikido potesse accompagnarla a casa per pura bontà d’animo. Beata innocenza.

Gli articoli sui rotocalchi giapponesi di Giugno non potevano che gravitare continuamente intorno ai pettegolezzi sulla possibilità di una carriera da solista di Jin Akanishi. E mentre lui era diviso tra Giappone e Stati Uniti a concedere interviste in cui assicurava che no, per l’amor del cielo no, non avrebbe mai abbandonato i KAT-TUN definitivamente (mentiroso, Fernandez, mentiroso!), in patria gli amici smettono di buttare fuori dall’auto le ragazze (si parla di Ryo Nishikido ancora una volta, ovviamente) e cominciano finalmente ad uscire con la modella che incarnava il loro sogno erotico da quando erano impuberi, ovvero Lena Fuji. E fortuna vuole che l’attenzione fosse in gran parte attratta dal debutto della unit dei tre Tohoshinki superstiti, i JYJ (Junsu, Yuchun e Jejung, scritti alla giapponese), perché altri fanciulli della Johnny & Associates non si stavano comportando esattamente come sarebbe loro convenuto.
Junichi Okada dei V6, infatti, dopo aver messo fine alla tormentata storia con l’attrice Yu Aoi (la protagonista di Osen e della versione cinematografica di Honey & Clover, Hachimitsu to Kuroba), non ha atteso molto prima di trovarsi una nuova fidanzatina, come da prassi più giovane di lui, a cui ha immediatamente messo le chiavi del proprio appartamento in mano, lasciandola libera di entrare ed uscire come più preferiva, facendosi ovviamente beccare da numerosi paparazzi.

Per non bombardarvi la mente con troppi pettegolezzi, la seconda metà dell’anno arriverà tra qualche giorno, per lasciarvi il tempo di godervi per bene questi. Colgo l’occasione di fare un po’ di sana pubblicità occulta e ricordarvi il Give Away sulla nostra pagina di Facebook, che rimarrà aperto sino al 20 Gennaio, quindi, se siete iscritte e siete nostre fan, andate a lasciare qualche commentino, che ci sono alcune cose carine in palio!
Se non siete su Facebook non disperate, stiamo già pensando ad una soluzione per il prossimo Give Away, intanto continuate a seguirci e a seguire anche i nostri Podcast, suggerendoci nuovi temi e rendendoci felici come già state ampiamente facendo!
Vi lascio qui, con la curiosità di sapere il prossimo pettegolezzo gay di Toma Ikuta e quant’altro possa essere sfuggito ai nostri occhi nell’anno appena finito.

L’ologramma che mise in ginocchio il Giappone

Un nemico comune ha unito boy band pop e rock band Visual Kei nella lotta per la buona musica: ha sedici anni, non arriva al metro e sessanta, si chiama Hatsune Miku e nel giro di un anno è diventata l’idolo di Akihabara, scalando le classifiche e venendo etichettata come vero e proprio fenomeno di massa. Niente di nuovo sul fronte orientale, direte voi, sarà l’ennesima ragazzina praticamente impubere che scatena i desideri nascosti di ogni Otaku come si deve semplicemente agitando una gonna corta di pizzo ed orecchiette da gatto. Un fenomeno bene o male continuo in Giappone che, in ogni caso, quasi sempre tende ad assorbirsi da solo. Be’, ci siete quasi. L’unica differenza è che la ragazzina in questione non esiste realmente.

Hatsune Miku è infatti una Vocaloid, ovvero un’applicazione di sintetizzazione vocale, realizzata il 31 Agosto 2007, campionando la voce dell’attrice radiofonica Saki Fujita. Dai suoi creatori – la società Crypton Future Media – è stata definita “La diva androide del mondo del futuro prossimo, dove le canzoni saranno perdute”. Ed in effetti, guardandola, non c’è che dire, sembra proprio di dare uno sguardo al futuro: la sua prima apparizione su un palcoscenico  è stata grazie ad un ologramma dinamico, proprio come nei migliori anime futuristici che tanto piacciono ai Giapponesi.
Infatti è stato, inutile dirlo, immediato successo: dopo il suo primo PV, “Nebula”, uscito il 3 Giugno 2009, ne sono seguiti altri tre, a Luglio di quest’anno. Ma il suo successo non si ferma di certo a questo, perché, scaricando il software adatto, Miku può materializzarsi sullo schermo di qualsiasi computer, cantando le canzoni scritte appositamente per lei dal suo nuovo possessore. Insomma, una manna dal cielo per ogni Hikikomori che non ha alcuna voglia di uscire di casa, eppure vuole vedere la sua beniamina direttamente nella propria cameretta. Chi però pensava che la piccola star si rivolgesse ad un pubblico decisamente differente rispetto alle solite pop star e che quindi non avrebbe dato fastidio a nessuno, si sbagliava di grosso.

Il primo a dare segni di insofferenza verso la fanciulla virtuale è stato il chitarrista della famosa rock band Visual Kei The Gazette, Aoi, che sul suo profilo di twitter ha lanciato un appello abbastanza accorato e decisamente infastidito a chiunque si fosse dimostrato entusiasta nelle canzoncine orecchiabili della Vocaloid. “Non sono felice di dire questo, ma non mi piace vedere ascoltatori e riviste trattare Vocaloid come se fosse vero materiale artistico”, dice, “Sicuramente è tecnologia incredibile, ma se vi sentite soddisfatti di questo, allora per noi non ha senso continuare a fare musica. Potrei addirittura dire che ciò che facciamo non è altro che masturbazione, per noi stessi. Le persone che trattano dei semplici macchinari come quelli come veri artisti sono semplicemente pazze”. Insomma, l’industria musicale è in crisi bene o male ovunque ultimamente – nonostante quella Giapponese, almeno in questo campo, non è proprio definibile crisi – e lui, giustamente, se la prende con quella che di certo non considera musica – lui eh, noi non ci siamo espresse a riguardo, se non che la vocina campionata della Vocaloid mi fa venire mal di testa e sveglia i miei gatti. Purtroppo però non si può dire che le reazioni provocate siano state quelle che il chitarrista sperava: dopo aver ricevuto critiche persino dai suoi stessi followers, probabilmente fan di Miku, ha cancellato il tweet in questione, facendo finta di niente. Insomma, va bene tutto Aoi, però lanciare il sasso e poi nascondere la mano non è stata precisamente una gran mossa.

Purtroppo, però, non è tutto: gira voce che “NEVER x OVER ~ 「-」IS YOUR PART”, la b-side del nuovo singolo “CHANGE UR WORLD” dei KAT-TUN – che non stiamo nemmeno più ad introdurvi e a dirvi chi siano, abbiamo il lieve sospetto che lo sappiate ormai tutti – altro non sia che una bella scopiazzatura di “DYE”, canzone della Vocaloid LUKA MEGURINE incisa a febbraio. L’attacco è stato lanciato direttamente da AVTechNO!, il creatore di “DYE”, che ha ammesso di essere rimasto schockato dall’incredibile somiglianza della canzone, ricevendo subito un fiume di commenti a suo sostengo – e qualche commento che invece faceva notare quanto entrambe le canzoni fossero del tutto simili ad altre, ben più vecchie. Per amor di cronaca è necessario dire che la somiglianza si può notare più che altro nell’introduzione, e che, in realtà, pasticciando con i sintetizzatori è abbastanza semplice che qualcosa venga fuori un po’ troppo simile. E si sa, ultimamente alla J&A sembrano aver ricevuto un intero stock di sintetizzatori nuovi di zecca. E sarebbe un peccato lasciarli a prender polvere.

Vecchie coppie, nuovi flirt e inquietanti collaborazioni

In un sabato sera solitario ed influenzato (sigh), non c’è niente di meglio che una carrellata di nuovi pettegolezzi per farsi tornare il buon umore. Certo, se magari questi signori e queste signorine si dessero una calmata e facessero per qualche giorno anche loro i pantofolai, magari io avrei il tempo di finire di preparare “I cari, vecchi, sempreverdi pettegolezzi più esilaranti: speciale Arashi” (giusto perché non ci piace che ci si dica che siamo di parte, giammai), ma si fa quel che si può.

Prima di tutto, gioiscano le fanciulle che provavano un cordiale ed intenso odio verso l’attrice Keiko Kitagawa: UP&UP, un conosciuto programma che tratta di beceri pettegolezzi sulle star asiatiche, ha rivelato questa mattina che il popolare idol Y. e la bella attrice K.K. hanno messo un termine al loro tormentato rapporto. E sì, nonostante non ci siano stati dati nomi, ci sono state date descrizioni dei due piuttosto accurate, che non davano adito a fraintendimenti, Tomohisa Yamashita e la bella Keiko si sono ormai lasciati. Le circostanze della rottura del presunto rapporto (perché in fondo, sapete come la pensiamo, vero?) sono tutt’ora ignote, ma se i precedenti pettegolezzi hanno detto la verità, la loro relazione è durata addirittura un anno intero. Ciò che c’è di buono è che se il dolce Yamapi si è lasciato vedere in giro con qualche ragazza non celebre – non ancora, se non altro – mentre faceva compere, anche Keiko si è data subito da fare.


E perso un Golden Boy, meglio fiondarsi subito sull’attore più popolare in assoluto del momento, la cui fama è ancora in crescita, visto che non ha che appena iniziato a farsi vedere in giro sul serio. L’hanno beccata ad un appuntamento in piena regola con niente di meno che Mukai Osamu, recentemente nominato sposo ideale, ragazzo più sexy, ed una serie di altre cose a cui a me, personalmente, avrebbe imbarazzato rispondere in un sondaggio. Il fatto che i due attori facciano entrambi parte del cast (nel ruolo dei personaggi principali) del live action di prossima uscita di Paradise Kiss, adattamento dell’omonimo manga di Ai Yazawa, non ha neanche sfiorato le labili menti dei cacciatori di pettegolezzi, che sono subito andati a scavare nel passato dei due alla ricerca di quando potessero essersi conosciuti e (forse) innamorati. Ciò che è ormai noto in patria, è che l’attore Mukai Osamu sia dichiaratamente bisessuale, e se i maligni (tra cui anche noi, che aspettiamo un grosso outing da parte di qualche celebre asiatico non sapete da quanto) sospettavano che avrebbe seguito le orme del collega Hiroki Narimiya (che prima aveva dichiarato di essere bisessuale e, pochi mesi dopo, aveva ammesso direttamente di essere omosessuale), questo pettegolezzo dovrebbe se non altro calmare un minimo le acque. Peccato, però, ma almeno sappiamo che i primi flirt attribuiti attestano la fama in ascesa.

Chi ha forse deciso di seguire la linea di pensiero della Kitagawa, è l’attrice Mao Inoue (click!), che è stata vista in un ristorante italiano con un bel ragazzo dal volto conosciuto, ma apparentemente non una celebrità – ma siccome i giornalisti sono degli assi a riconoscere certe persone (ricordiamo in silenzio il flirt di Koki Tanaka con la pornoattrice Maria Ozawa), a questo punto ci domandiamo se non fosse un attore di video per adulti anche lui. Siccome – purtroppo – non possiamo andare sul posto a confermare, attendiamo ulteriori notizie.
C’è anche però chi ha deciso di mettere la testa, finalmente, a posto: l’attrice Eri Fukatsu (click!) pare aver deciso di sposarsi entro la fine dell’anno. La Fukatsu ha ormai trentasette anni, ed una relazione stabile che dura dal 2006 con uno stilista piuttosto famoso in patria, quindi non l’aspettava altro che il grande passo. Auguri.


Notizie sicuramente meno felici riguardano l’Uwasa Queen, Erika Sawajiri, data per dispersa pochissimi giorni fa. L’attrice è infatti stata ricoverata in ospedale, le sue condizioni fisiche piuttosto precarie a causa dello stress sembrano essere state peggiorate dalla febbre piuttosto alta che l’ha colpita ad inizio Settembre. A dare queste informazioni è stata la stessa madre della ragazza, Lila, la stessa che aveva dichiarato che la figlia fosse ormai dispersa da un paio di settimane – ora, qui non si sa mai se pensare che i giornalisti si siano inventati tutto, o che le donne di famiglia Sawajiri siano un po’ toccate e abbiano la mania della celebrità facile attraverso i gossip. Pare addirittura che Lila stessa abbia dichiarato a qualche tabloid che la figlia era uscita di casa, scomparendo, dopo un loro litigio, e da allora non si fossero più sentite. Ora ovviamente ritratta tutto, rifiutandosi prima di commentare ulteriormente in proposito delle condizioni di salute della figlia (rispondendo con uno sbrigativo “Sta meglio“), per poi cambiare idea e rilasciare un’intervista in piena regola ai giornalisti del turno dopo (“Non c’è niente di cui preoccuparsi, è stata ricoverata per un po’ di tempo perché lo stress aveva posto la sua salute al limite“, comincia, “Ora è in un posto tranquillo che recupera le energie. Credo sia comprensibile il fatto che mia figlia si sente molto stanca, e, non appena si è sentita meglio, mi ha contattata, assicurandomi che tornerà al lavoro al più presto possibile. Sarebbe ridicolo se la si colpevolizzasse per essersi ammalata!” ha poi concluso, con una nota di piagnucolio nella voce). Insomma, noi propendiamo sicuramente per la versione della mamma pazza, e che la povera Erika non avesse proprio alcuna intenzione di nascondersi a nessuno.
Intanto, però, la AVEX ha rifiutato di commentare alcunché sulle condizioni di salute dell’attrice, nonostante sia ormai chiara la volontà di interrompere il contratto della ragazza (firmato solamente a fine Aprile 2010, dopo il divorzio di Erika sia dal proprio marito che dalla precedente agenzia, la Stardust Promotion). Non è stato fatto alcun comunicato stampa in proposito, probabilmente perché, a causa delle condizioni di salute della Sawajiri, nessuna delle due parti ha firmato il contratto di chiusura o messo delle condizioni. Le motivazioni sono anche in questo caso bene o male ignote, se non fosse per il pettegolezzo che serpeggia nella compagnia da ormai qualche settimana: non è detto che ogni tipo di pubblicità sia ottima pubblicità, e di certo l’attenzione che riceve costantemente Erika non è delle migliori. Insomma, la povera ragazza potrà mettere la testa a posto, comportarsi benissimo, ma il suo titolo di Uwasa Queen continuerà per sempre a portarle problemi.

E chiudiamo qui, con una notizia veloce veloce riguardante i ragazzi della Johnny & Associates, che poi magari pensano che li trascuriamo. Ma voi lo sapevate che nonostante l’abbandono di Jin Akanishi, nel loro prossimo singolo, Change UR World, i KaT-TUN saranno comunque in sei? Il sesto membro momentaneo (grazie a dio) del gruppo altri non è che Ray Luzier (click!). Chi diavolo, direte voi. Be’, il batterista del gruppo alternative metal statuniteste KoRn ha deciso di collaborare con i ragazzi per la realizzazione del loro nuovo singolo. E credeteci, se siamo preoccupate noi, non immaginate lontanamente quanto lo siano i fans dei KoRn (vi dico solo il commento più gentile è stato “ma che cazzo fai, Ray, ti metti con quei finocchi Backstreet Boys giapponesi?“).

Fila la lana, fila i tuoi giorni, illuditi ancora che lui ritorni…

Ma chi si fa di nuovo vivo da queste parti?
Ebbene sì, siamo tornate! E si spera anche definitivamente. Sì, sì, lo sappiamo che vi avevamo promesso un ritorno circa duecento anni fa, ma a dirvi tutta la verità e nient’altro che la verità (da che pulpiti poi, che vi arriva questa verità!), piuttosto che lanciarvi di tanto in tanto qualche post scritto di fretta a causa del nostro poco tempo libero, abbiamo preferito attendere per tempi migliori, nonostante i nostri occhi e le nostre orecchie (oltretutto, lo sapevate che nei serpenti gli organi di senso sono delle specie di fossette ai lati della bocca? Io no. E mi ha fatto impressione scoprirlo.) fossero in ogni caso ovunque, per immagazzinare le informazioni da portarvi al nostro ritorno.

Ed eccoci qua! Cosa è successo in nostra assenza nella terra del Sol Levante, tra gruppi di quarantotto persone che si moltiplicano (speriamo anche non tra loro, sinceramente) sino ad arrivare ai già mitici OJS48 (che altri non sono che un gruppo di aitanti poliziotti in pensione che sperano di far concorrenza alle giovini idols sempre più numerose) e furibonde liti tra fandom?
Molto, in verità, e già sbianchiamo alla sola idea di metterci in pari con tutto.
Quindi, bando alle ciance, procediamo per punti, condensando qualche mese di pettegolezzi in bene o male poche righe, per questo post:

Numero uno! Mister Hiro Mizushima (click!), dopo essere diventato il sogno erotico di mezzo Giappone e oltre nel ruolo dell’affascinante Nanba senpai di Hanazakari no Kimitachi e (Hana Kimi per i pigri, e anche per noi d’ora in poi) e aver cementato la propria immagine sexy mostrandosi in déshabillé in un photobook che non dimenticheremo facilmente, non solo si è sposato con quell’esemplare di evanescente e meravigliosa fanciulla che altri non è Ayaka (click, la cantante la cui voce è apparsa nella sigla di Zettai Kareshi, in cui ha recitato anche Mizushima) alla fine del 2009, ma insieme hanno abbandonato la Ken-On, l’agenzia in cui avevano lavorato sino a quel momento, e fondato un’altra compagnia tutta loro. Pare che Mizushima volesse intraprendere una carriera di scrittore (uh là là, direbbero i francesi), riducendo un po’ le attività come attore, ma la compagnia non volesse dare il suo supporto. Quindi, ha piantato baracca e burattini, e ha traslocato insieme alla sua anima gemella. Noi attendiamo le sue future opere letterarie, anche se, a dirla proprio tutta, ci chiediamo perché sempre i bonazzi debbano darsi all’intellettualità invece che spogliarsi ancora.

Numero due! Pessime nuove dal mondo del J Rock (Visual, Oshare, Angura o chissà che altro si sono inventati, chiamatelo come volete). Una preoccupante sfiga sembra essere calata su gran parte delle band più conosciute quest’anno, o, per meglio dire, quella che era stata chiamata la maledizione del 2009, sembra non voler abbandonare i nostri androgini amichetti nemmeno nel 2010. Oltre ad una serie di abbandoni (tra cui il più recente: Masahiro Watanabe, bassista dei té, (click!) ha infatti deciso di abbandonare il gruppo e le scene musicali, lasciando nel vago i motivi, forse morali, forse fisici, forse le solite divergenze di opinioni o forse sta cercando un gruppo il cui nome abbia più di una sillaba), a preoccupare sono stati più che altro la serie di forzati hiatus di band il cui cantante si è ritrovato la voce di colpo in pessime condizioni. Prima Ruki, il cantante dei Gazette (click!), ha interrotto un concerto e rimandato alcune date a causa di un problema alle corde vocali, poco dopo Hizumi, cantante dei D’espairs Ray (click!), si è trovato ad annunciare, suo malgrado, una pausa per tutto il gruppo, e stessa cosa successe ad Isshi dei Kagrra, (click!), pochissimo dopo. Insomma, i libri di antropologia non mentono: gli uomini asiatici, in particolare proprio i giapponesi, hanno alcuni tratti in comune con l’universo femminile. Uno di questi è la mancanza di un enzima che permetta l’assimilazione dell’alcool (sì, è per questo che ci vuol niente a farli ubriacare), un altro sono le corde vocali piuttosto sottili, quindi poco adatte a certi generi musicali piuttosto prorompenti. Un altro ancora sono la mancanza di peli sul viso, probabilmente. Scherzi a parte, noi speriamo bene, ed un augurio di pronta guarigione in ogni caso.

Numero tre, per fortuna. Già, per fortuna, dopo questa scia di brutte notizie (per noi il Mizushima scrittore che non vuole più spogliarsi è una brutta notizia, vorrete per caso biasimarci?), c’è sempre il caro fanciullo che ci allieta le giornate, ormai soprannominato in patria Uwasa King, il re dei pettegolezzi. Insomma, per farla ancora migliore, dovrebbe far sbucare un gossip con Erika Sawajiri… non è che per caso ci sta già pensando?

Ovviamente è Jin Akanishi che torna a far parlare di sé, sempre che abbia mai smesso di farlo. L’unico esemplare di idol che lurka twitter dall’account dell’amichetto (altrimenti detto Josh, il suo co-produttore o co-lyricist o amante o qualcosa di ugualmente preoccupante) quando le fans scatenano i progetti su di lui, e che probabilmente ha suggerito al suddetto amichetto di stampare i tweets dove lo dichiaravano particolarmente sexy per appiccicarseli in camera. E oltretutto l’unico – se non altro sino ad ora – che è riuscito a sganciarsi dalle inquietanti e rigidissime regole della Johnny & Associates – che cercheremo, raccoglieremo, e pubblicheremo, potete giurarci – per abbandonare il proprio gruppo ed intraprendere una carriera da solista, in Giappone ed oltre oceano.
Ebbene sì, l’Ackeneeshe nazionale è ora internazionale, nonché solo, ora anche sul sito ufficiale dell’agenzia, insomma, indietro non si torna, ormai. Eppure le fans più affezionate dei KAT-TUN (che nel frattempo sono diventati KaT-TUN, giusto perché KTTUN non era pronunciabile e KUNTT sarebbe finito per essere pronunciato all’americana, cunt, e non era carino) ancora non vogliono crederci: e cosa fanno i nostri cari amici giornalisti? Ne approfittano ovviamente, perché gettare acqua sul fuoco non sarebbe altrettanto divertente che soffiarci sopra per aumentare le fiamme. E anche perché, ammettiamolo, far sbucare il nome di Akanishi un po’ ovunque alza gli ascolti e le vendite, e un po’ di pubblicità fa sempre piacere: quindi, proprio mentre gli ora KaT-TUN si preparano al singolo di prossima uscita (Change UR world, sempre si ringrazi l’originalità dei titoli della J&A ed il caro Tanaka, che con il suo tocco bimbominkiesco all’americana non si smentisce mai) già si vocifera del possibile ritorno di Jin tra loro, anche se solo in veste di inviato speciale (!) nei paesi anglofoni per un loro futuro programma televisivo.
Non che a lui abbia detto qualcosa qualcuno, in verità, dato che al momento si sta preparando all’uscita del proprio primo singolo da solista agli inizi del 2011, Eternal, di cui programma l’uscita simultanea in patria e negli States.
E nonostante al momento non faccia altro che gironzolare con Tomohisa Yamashita, Ryo Nishikido, un insospettabile Yuya Tegoshi (non diteci che c’è ancora qualcuno al mondo che non sappia dei dissapori tra lui e Akanishi!) e gli altri della truppa, giura che si stia preparando al meglio per il suo Yellow Gold Tour 3010 (informazioni sul sito ufficiale dell’Ackeneeshe in terra straniera). Noi, dal canto nostro, attendiamo il pettegolezzo con Erika Sawajiri. Perché sarebbe proprio un pettegolezzo di dimensioni eclatanti.

E per il prossimo post? Bene… alzi la mano chi vuole sapere cosa ci fa la faccia (rifatta?) degli Arashi su un Jet privato.