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L’esercito dei dodici pettegolezzi – prima parte

Vi siete già lasciati alle spalle il 2010 senza rancori, con i consigli del buon vecchio Paolo Fox e soprattutto una giusta innaffiata di spumante?
E allora quale modo migliore di festeggiare l’anno appena finito di andare a pescare tutti i pettegolezzi che, mese per mese, hanno infuocato i tabloid nel nostro amato Giappone?
Ebbene sì, se nel Paese del Sol Levante le notizie sono tante e troppe e costanti, può sempre capitare che ce ne sfugga più di qualcuna, e abbiamo deciso di rimediare a questa imperdonabile mancanza andando a recuperare i migliori di ogni mese dell’anno della Tigre, il 2010, prima di saltare direttamente ai pettegolezzi dell’anno della Lepre.

E andando indietro nel tempo di un anno esatto, il Gennaio del 2010 in area gossip gravitava più che altro intorno all’inizio delle attività di solista di Jin Akanishi, dell’uscita del suo film BANDAGE e delle sue, di uscite, in giro per locali con belle straniere attaccate alle sue braccia. E se la giovanissima ed inglesissima star di MySpace Beckii Cruel, da pochissimo sbarcata in Giappone, faceva del suo meglio per attirarsi quante più antipatie nel fandom occidentale, i giornalisti scandalistici del posto non avevano davvero tempo per stare dietro a lei, troppo occupati a seguire i sempre più numerosi scandali sessuali degli Arashi.
Risale a Gennaio, infatti, il presunto appuntamento romantico di Kazunari Ninomiya degli Arashi e la bella attrice Asami Mizukawa, stati visti insieme in un locale di Shibuya in atteggiamenti amichevoli e sin troppo intimi, anche per due persone che, come loro, si conoscono ormai da più di dieci anni. Un semplice appuntamento tra un Johnny’s ed un’attrice televisiva non avrebbe dovuto creare tanto scalpore, giusto? Dopotutto, sono un po’ come il nostro binomio velina-calciatore. Eppure, a creare scandalo non fu solo l’amicizia che lega tutt’ora la ragazza alla collega Masami Nagasawa, più volte tacciata di essere la fidanzatina storica del buon Nino, che pare avesse anche tenuto nascosta la loro relazione sino a quando la fanciulla non ha raggiunto la maggiore età. Infatti, la bella Asami non è solo amica di vecchia data di Ninomiya, ma conta sul suo curriculum una serie di flirt con svariati Arashi: se con Sho Sakurai si parlava solamente di qualche appuntamento finito in tarda notte dentro un taxi scomparso nel nulla, con Masaki Aiba pare si trattasse addirittura di una relazione stabile che durava da almeno tre anni di andirivieni dall’appartamento del Johnny’s. Insomma, Arashi cari, sappiamo che siete amici e vi volete bene e che in tour vi scambiate i calzini senza fare una piega, ma adesso vi fate anche girare la fidanzata come se fosse una canna?

A Febbraio, tra attori ed attrici che immancabilmente hanno il loro incidente automobilistico settimanale – perché si sa, la gente famosa in Giappone sembra prendere la patente per corrispondenza – e le solite brutte notizie per la scena Visual Kei, sono sempre gli idols della Johnny & Associates che fanno parlare di loro.
Forse il più esilarante riguarda il Johnny’s Junior ed ormai famosissimo attore Toma Ikuta, che si trova a rivelare le proprie fantasie nascoste (qui da noi si chiamano sogni erotici, in effetti) sull’amico e collega Tomohisa Yamashita: durante un’intervista, infatti, ammette di sognare spesso ad occhi aperti una straziante scena da drama in cui il proprio corpo ferito ed esangue viene portato in salvo tra le braccia di un aitante YamaPi in versione medico del drama Code Blue. Quando nella sua testolina l’atmosfera si fa tesa e teme di non riuscire a salvarsi, a Toma non resta altro che stringere le mani agli abiti di Yamashita, urlando un laconico quanto disperato “Dottore, mi salvi!“. Lui ci giura che la sua fantasia si interrompe proprio lì, ma, non contento, nella stessa intervista racconta del suo viaggio in Thailandia insieme a Subaru Shibutani dei Kanjani8, e della singolare esperienza che li ha visti, a causa di due rospi che li hanno terrorizzati (non c’è bisogno di commentare), farsi una romantica doccia calda insieme, ed addormentarsi sulle note della stessa canzone, dividendosi gli auricolari da bravi… qualunque cosa fossero.
Insomma, noi ce la mettiamo anche tutta a cercare dei pettegolezzi normali con ragazze normali in situazioni normali… ma c’è chi proprio non ne vuole sapere.

E a Marzo, con l’avvicinarsi della primavera, chiunque si aspetterebbe di vedere l’amore che fiorisce ad ogni angolo di strada. Assurdamente, però, nell’anno passato sembra essere stato un mese scarsamente fruttuoso per gli scandali nell’Entertainment giapponese. Basti pensare che lo scandalo peggiore trattava degli attori Sousuke Takaoka (che aveva interpretato il bel Tomochika  Wakana in ROOKIES) e Aoi Miyazaki (Nana Komatsu in Nana) beccati a flirtare in un ristorante. L’assurdità del pettegolezzo sta, in effetti, proprio nel fatto che abbia fatto scalpore: i due sono infatti felicemente sposati dal 2008. Pare però che l’agenzia della fanciulla, la Hirata Office, abbia improvvisamente deciso che evidentemente Takaoka non fosse l’uomo adatto per l’immagine di purezza e innocenza dell’attrice. Dopo numerosi gossip su tradimenti e addirittura violenza domestica dichiaratamente mirati a screditare l’immagine dell’attore, i due ragazzi hanno insistito nell’apparire in pubblico dimostrando ampiamente quanto vadano d’amore e d’accordo, imboccandosi a vicenda e facendosi le fusa. Insomma, alla dolce e innocente Aoi piacciono i cattivi ragazzi. E ha tutta la mia simpatia.

Con l’arrivo della bella stagione, finalmente le cose sembrano tornare alla normalità: i nostri beniamini, sentendosi al sicuro dietro provvidenziali mascherine anti-polline, ad Aprile escono dal letargo e cominciano di nuovo a gironzolare per la città, disseminando scandali un po’ ovunque passino. Da un lato, c’è la nostra amica (so già cosa direte) Keiko Kitagawa che si lamenta della scarsa importanza dei ruoli che le vengono assegnati nei drama, in particolare quando è al fianco di un popò d’uomo del calibro di Takuya Kimura, dall’altro c’è il divorzio di Erika Sawajiri e i successivi gossip riguardanti la sua libertina vita sentimentale, che la proclameranno ufficialmente Uwasa Queen per tutto l’anno a venire.
Noi, però, preferiamo soffermarci più a lungo sul nuovo membro ad honorem della Truppa Akanishi, niente meno che Kim Jaejoong, all’epoca da poco orfano di due Tohoshinki. Niente strane paparazzate in locali gay o per strada con compagnie poco raccomandabili, questa volta: l’amicizia è stata dichiarata dai ragazzi stessi, in particolare da Tomohisa Yamashita e Junpei Mizobata. Pochissimi giorni dopo la dichiarazione d’amicizia, Jaejoong e Yamapi si sono presentati insieme ad una festa in onore di Lady Gaga, emozionati come due tredicenni al loro primo concerto dei Backstreet Boys, e dopo la festa, si sono riuniti a Junpei e il resto della truppa per parlare tutta la notte del vestito di Lady Gaga. Niente che non ci aspettassimo, insomma, ma fa sempre piacere saperlo.

Con l’arrivo di Maggio, le cose in Giappone sembrano tornare alla normalità. Frequenti uscite della truppa (Jaejoong incluso) a mangiare in qualche ristorante di ramen, otaku muniti di pc e connessione a banda larga che tentano un colpo di stato per impedire alle povere KARA di debuttare nel loro Paese, la dolce Maki Horikita che si sente sola (forse la cara Meisa Kuroki lavorava un po’ troppo e la stava trascurando?) e chiede a gran voce un fidanzato.
Tocca però questa volta soffermarsi su due pettegolezzi, che guarda caso (e stavolta è un caso per davvero) riguardano due amici: da un lato Jun Matsumoto degli Arashi che sembra comportarsi in modo sospetto con la bella Kou Shibasaki, portandosela poi a casa a fine insospettabile serata con gli amici; e dall’altro l’amico Ryo Nishikido, che come al solito fa parlare di sé comportandosi da maschio alpha come al solito suo. Infatti, pare che dopo una delle sue ormai celebri serate in giro per Roppongi, il buon (mentiamo) Ryo sia riuscito a caricarsi sul taxi con sé un’ignara fanciulla, con la poco credibile scusa di accompagnarla a casa. Pare che alla fatidica domanda “Vieni a casa mia?“, il Nishikido nazionale non si aspettasse assolutamente un rifiuto, e, una volta ricevuto, si sia alterato non poco, facendo fermare il taxi in mezzo alla strada e nel cuore della notte, ordinando alla ragazza di scendere immediatamente, dato che aveva osato rifiutare un invito del Sexy Osaka Man. A mio modesto parere, la cosa bizzarra non è il rifiuto in sé, quanto più il fatto che la ragazza avesse davvero creduto che uno come il Nishikido potesse accompagnarla a casa per pura bontà d’animo. Beata innocenza.

Gli articoli sui rotocalchi giapponesi di Giugno non potevano che gravitare continuamente intorno ai pettegolezzi sulla possibilità di una carriera da solista di Jin Akanishi. E mentre lui era diviso tra Giappone e Stati Uniti a concedere interviste in cui assicurava che no, per l’amor del cielo no, non avrebbe mai abbandonato i KAT-TUN definitivamente (mentiroso, Fernandez, mentiroso!), in patria gli amici smettono di buttare fuori dall’auto le ragazze (si parla di Ryo Nishikido ancora una volta, ovviamente) e cominciano finalmente ad uscire con la modella che incarnava il loro sogno erotico da quando erano impuberi, ovvero Lena Fuji. E fortuna vuole che l’attenzione fosse in gran parte attratta dal debutto della unit dei tre Tohoshinki superstiti, i JYJ (Junsu, Yuchun e Jejung, scritti alla giapponese), perché altri fanciulli della Johnny & Associates non si stavano comportando esattamente come sarebbe loro convenuto.
Junichi Okada dei V6, infatti, dopo aver messo fine alla tormentata storia con l’attrice Yu Aoi (la protagonista di Osen e della versione cinematografica di Honey & Clover, Hachimitsu to Kuroba), non ha atteso molto prima di trovarsi una nuova fidanzatina, come da prassi più giovane di lui, a cui ha immediatamente messo le chiavi del proprio appartamento in mano, lasciandola libera di entrare ed uscire come più preferiva, facendosi ovviamente beccare da numerosi paparazzi.

Per non bombardarvi la mente con troppi pettegolezzi, la seconda metà dell’anno arriverà tra qualche giorno, per lasciarvi il tempo di godervi per bene questi. Colgo l’occasione di fare un po’ di sana pubblicità occulta e ricordarvi il Give Away sulla nostra pagina di Facebook, che rimarrà aperto sino al 20 Gennaio, quindi, se siete iscritte e siete nostre fan, andate a lasciare qualche commentino, che ci sono alcune cose carine in palio!
Se non siete su Facebook non disperate, stiamo già pensando ad una soluzione per il prossimo Give Away, intanto continuate a seguirci e a seguire anche i nostri Podcast, suggerendoci nuovi temi e rendendoci felici come già state ampiamente facendo!
Vi lascio qui, con la curiosità di sapere il prossimo pettegolezzo gay di Toma Ikuta e quant’altro possa essere sfuggito ai nostri occhi nell’anno appena finito.

Always keep the faith… o no?

Non di solo gossip vivono le vipere… ogni tanto, infatti, colpisce anche noi il desiderio di mettere da parte cattiverie e pettegolezzi per fornire qualche informazione un po’ più seria. Poi magari a voi non interessa minimamente… oh beh, può essere un buon motivo per lasciarci un commentino qui sotto! *pubblicità occulta*

Credo che tutti, bene o male, abbiate sentito parlare dei Tohoshinki e siate a conoscenza, per lo meno a grandi linee, delle disavventure legali che li hanno portati ad un (momentaneo?) scioglimento. Quello che cercherò di fare è mettere chiarezza in tutta questa situazione che, francamente, ha lasciato più di una persona a sbattere la testa contro un muro per la confusione.
Tutto comincia il 31 luglio 2009 quando tre membri dei TVXQ (nello specifico, Jaejoong, Junsu e Yoochun) fanno causa alla loro storica casa di produzione in Corea, la SM Entertaiment. Il motivo dei dissapori tra gli artisti e la casa non è mai stato chiarito del tutto, perché ovviamente ognuno ha sempre dato solo la sua versione dei fatti. Secondo i tre ragazzi, il problema era il contratto che li legava alla SME; questo contratto, firmato all’epoca del debutto, avrebbe avuto una durata di ben tredici anni, non avrebbe garantito sufficienti introiti agli artisti (la percentuale maggiore sarebbe andata, e questo è un dato di fatto, nelle capienti casse della casa discografica) e interromperlo sarebbe costato loro il doppio di quanto avrebbero guadagnato durante gli anni rimanenti prima della scadenza (…si è capito cosa intendevo dire? Non scherzavo quando dicevo che la situazione è più che complessa). Secondo la casa discografica, invece, i tre ragazzi sarebbero stati solo molto avidi e avrebbero cercato di interrompere un contratto perfettamente legale per perseguire i loro interessi economici.

La situazione è confusa e lo rimarrà per sempre, ma c’è da dire che il Tribunale di Seoul ha dato ragione a Jaejoong e compagnia (cito lui per anzianità, non si offendano gli altri due).

Naturalmente, come saprete, i TVXQ non erano attivi solo in Corea, ma avevano (hanno) una fanbase enorme anche in Giappone, grazie alla produzione di quella che forse è la più grande casa discografica nipponica, la Avex Entertainment.
Ad aprile 2010 è proprio la Avex ad annunciare la sospensione di tutte le attività dei Tohoshinki in Giappone per permettere a tutti i membri di seguire personali strade da solisti. Questo in realtà non accadrà mai (o meglio, Xiah Junsu farà uscire un singolo da solista e Hero Jaejoong reciterà nel drama Sunao ni Narenakute, ma niente più di questo) perché, poco più di un mese dopo, è di nuovo la Avex a farsi portavoce dei ragazzi e ad annunciare la formazione di un nuovo gruppo, JYJ (dalle iniziali dei componenti, Junsu – Yuchun – Jejung, sì, scritti alla giapponese). La nuova boyband, che probabilmente all’inizio è nata solo in occasione di alcuni eventi live come l’A-Nation, viene prodotta dalla Rhythm Zone, una casa discografica che fa sempre parte del gruppo Avex.

Nonostante un’iniziale diffidenza, soprattutto da parte dei fans che vedono JYJ come un ulteriore ostacolo a una possibile – ma al momento non probabile – riunione dei Tohoshinki, il primo singolo della nuova band, The…, e il DVD del loro primo live debuttano entrambi al primo posto delle rispettive Oricon Charts, dimostrando che, uniti o separati, la fama dei Tohoshinki in Giappone è ormai più che consolidata.

Chi pensava che le cose si fossero sistemate ha fatto i conti senza l’oste.

A settembre 2010, la Avex annuncia la sospensione di tutte le attività di JYJ in Giappone, a causa dei legami che intercorrono tra la loro casa discografica coreana, la C-JeS Entertainment, e associazioni mafiose. Niente da dire, fanciulli, i vostri manager li scegliete proprio con i piedi…

Comunque le cose sembrano sistemarsi e il gruppo pubblica il primo album completamente in lingua inglese , The Beginning, forti della collaborazione con il ben più famoso – oltreoceano, chiaramente – Kanye West. Vanno anche in tour, naturalmente, sbarcando con successo negli Stati Uniti, nello specifico a New York, dove radunano un buon numero di fans. Voci non-tanto-di-corridoio dicono che potrebbero presto venire in Europa… e con voci intendo che Junsu l’ha annunciato alla fine di un concerto a Bangkok, ma si sa, il ragazzo non è mai stato troppo sveglio… (e lo dico con affetto, sia chiaro).

…ma in questa bella storia manca qualcosa: e gli altri due? Yunho e Changmin sono forse rimasti a casa a fare la maglia?

Beh… quasi, in realtà. Di sicuro musicalmente sono spariti del tutto. Non un lavoro da solisti, non un singolo, non un tubo di niente.

Fino ad ora.

Il 23 novembre scorso, la SM Entertainment ha annunciato che i TVXQ torneranno agli inizi del 2011 con un nuovo singolo e due soli membri, per l’appunto U-Know Yunho e Max Changmin, sempre prodotti in Giappone dalla Avex. Questo ha scatenato le ire di molti, perché i fans non vedono di buon occhio che i due ragazzi usino ancora il nome Tohoshinki nonostante siano rimasti in due, altri invece sono stati sollevati di vedere che no, nessuno dei due è stato ingoiato da un buco nero mentre faceva la spesa.

Il singolo uscirà in due versioni (tre, contando quella esclusiva per il Bigeast, il fanclub ufficiale giapponese) il 26 gennaio 2011 e… staremo a vedere. Un po’ siamo curiose, perché Yunho e Changmin sono sempre stati, rispettivamente, una delle voci più basse e la voce più alta del gruppo originale. Potrebbe uscire qualcosa di interessante.

Questo è quanto. Rendetevi conto della lunghezza dell’articolo e ora piangete con noi, visto che abbiamo volutamente tralasciato diversi punti che avrebbero solo allungato e complicato ancora di più questa storia di cui non vediamo – al momento – il lieto fine.

Concludo da brava fan (di tutti, Tohoshinki, JYJ e vedremo con gli altri due) con un ormai inflazionatissimo always keep the faith (sì, i tatuaggi sono veri).

Ad ogni social idol il suo social network

Quando sono le solite malfamatissime riviste scandalistiche a mettere in piazza tutti i più turpi particolari della vita di un idol, si sa, i manager non possono far altro che sospirare ed alzare le spalle – ed occasionalmente snocciolare qualche mazzetta per mettere a tacere i segreti peggiori. Ma quando invece le riviste scandalistiche – se per difendere il loro territorio o se per amor del quieto vivere non si sa – cercano alla bell’e meglio di evitare, come si suol dire, di fare proprio nomi e cognomi, ci pensano direttamente i ragazzi implicati a metterci il nome, o meglio, metterci la faccia.

Chi un minimo si è appassionato alle mirabolanti vicende della Truppa Akanishi – o Akanishi Gundam, perché è più deficiente e meglio si addice al gruppo, a nostro parere, se non altro – non può non aver sentito parlare del famoso Club L, dove questi gran bravi ragazzi amano ritrovarsi in compagnia a trascorrere qualche piacevole serata davanti ad un the freddo con l’ombrellino (crediamoci). Le vicende che hanno avuto luogo in quel Night Club sono le più disparate, e non tutte sono riuscite a passare esattamente sotto silenzio: dai festeggiamenti per i compleanni dei vari Akanishi e Yamashita, agli incontri sporadici di quest’ultimo con la sua ex fiamma, la bella Yuu Abiru – che, per farvi capire un po’ che tipo sia, è una delle più care amiche dell’Uwasa Queen Erika Sawajiri, ed è stata licenziata dopo che la sua agenzia aveva scoperto che ad undici anni aveva l’abitudine di rubacchiare in giro, e da allora gliene sono successe bene o male di tutti i colori. Ma se siete in pena per la fanciulla, non temete, è stata vista proprio al Club L insieme a niente meno che Kim Jaejoong, ex Tohoshinki ed ora JYJ, nonché membro onorario della Truppa Akanishi, perché sì, pare che tra loro la regola del “non guardare l’ex ragazza del tuo amichetto” non valga.

Ma arriviamo al punto, e arriviamoci in fretta: per quanto le riviste scandalistiche cercassero di mantenere segreto il vero nome di questo Club L. – chissà, probabilmente più per paura della concorrenza che per altro – la cosa non è potuta durare a lungo, perché sono stati gli stessi famosi assidui frequentatori a rivelare, anche piuttosto ingenuamente, la denominazione del locale. Come? Ovviamente apparendo in bella vista su FaceBook.

Il primo ad attirare l’attenzione è stato ovviamente il Sexy Osaka Midget nazionale, dato che come sappiamo lui l’attenzione non la attira per niente, è tanto un bravo ragazzo che sta sempre sulle sue. Ryo Nishikido, membro dei NEWS e dei Kanjani8, si è fatto ritrarre in tutto il suo splendore (ed in tutta la sua ebbrezza, direi, guardando la foto) ad una serata chiamata Electric Nightbirds, al New Lex Tokyo – ed ecco svelato il nome del misterioso Club L. Ed ecco svelato anche il motivo della recente passione di Nishikido per lo slang americano, perché sempre tutta colpa di Akanishi (o dell’Aquaneesha, per citare una delle sue più recenti interviste) non può essere: pare che il ragazzo ami passare la serata in compagnia di stranieri, improvvisando qualche conversazione con il suo inglese non proprio perfetto – ma diciamo anche un po’ stentato… – nonostante gli altri sappiano magari benissimo il Giapponese. Inutile dirvi quanto ami passare la serata soprattutto in compagnia di ragazze straniere, preferibilmente modelle, nonostante ogni tanto pare che si sbagli e finisca a scambiarsi qualche bacetto non con la ragazza che aveva scelto (e questo mi ricorda parecchio Hey Girl!, la canzone scritta con Jin – da qualche parte avran dovuto pure prendere ispirazione, o sbaglio?), ma con un’altra, onde poi riscuotersi dal suo stato di perenne ubriaco ed allontanarla malamente.
In ogni caso, basta dare un’occhiata veloce alle foto di Facebook della pagina ufficiale del New Lex Tokyo per capire immediatamente che Ryo sia un habitué del locale: quando non appare da solo a bere e a caccia della prossima modella da importunare (click!), eccolo riconoscibile tra la folla con gli altri ragazzi della Truppa (click!, si notano soprattutto Akanishi e Hironori Kusano), abituali frequentatori del locale anche loro, come si nota dalle foto del piccolo Reho Akanishi (click!) amabilmente piazzato accanto al DJ, o il giovanissimo ballerino del corpo di ballo di Akanishi, Joey Tee (click!). Il mongolino d’oro però va senza dubbio all’ex Johnny’s Hironori Kusano (click!), che non contento di essere finito su Facebook, va anche a mettersi il tag con il proprio profilo – e, nel caso ancora qualcuno avesse dubbi sul fatto che fosse o meno ancora parte dell’agenzia, questo dovrebbe togliere ogni dubbio, dato che ai ragazzi non è permesso iscriversi ai Social Network (non che questo abbia fermato il signor Akanishi, o meglio, Fernandez Jin a suo tempo). Insomma, il succo della questione è che i ragazzi della truppa stanno più al Lex che a casa loro, e anche se sono Giapponesi non sono ninja per niente, al punto tale che uno degli ultimi album delle serate è intitolato “Jin’s Farewell“, una festa per dare un arrivederci ad Akanishi che di lì a poco sarebbe partito per il tour negli Stati Uniti.

La cosa preoccupante è, in effetti, che nonostante anche Jin Akanishi, Tomohisa Yamashita e gli Shirota siano spesso e volentieri presenti alle feste del locale, riescono a fare persino più attenzione di Nishikido a non farsi beccare in flagrante a importunare modelle dalle più svariate età anagrafiche e a non litigare con le fanciulle che gli rifiutano qualche effusione più intima o che non gradiscono i suoi ormai famosi morsi – addirittura, su qualche rivista scandalistica giapponese i giornalisti non hanno potuto fare a meno di esprimere il loro stupore per come all’estero venga sempre additato il povero Jin come “il Johnny’s sui generis e disturbatore”, che un santo non sarà, ma insomma, Ryo ne fa di peggiori, eccome.
Non so voi, ma io mi aspetto che all’entrata del New Lex presto venga appeso un cartello con su scritto “Attenzione al Nishikido!”.