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Se questo è un debutto.

Se più o meno siete della mia generazione, non potete non ricordare l’ondata di boy-band che ha infestato i nostri sogni e le nostre televisioni più o meno tra la quinta elementare e la prima superiore (c’è poi chi, recidivo nell’abbandonare la propria pre-adolescenza, ha proseguito oltre, e chi invece si è fatto beffa delle boy-band occidentali per dedicarsi alle non meno rispettabili – parliamone – boy-band orientali). Bene o male in concomitanza con lo scioglimento del gruppo di ragazzi che furono presi ad immagine delle boy-band di tutto il mondo, i Take That, sono sbucate come funghi tutta una serie di band composte da fanciulli più o meno aitanti e più o meno talentuosi, che andavano dai Backstreet Boys, agli ‘N Sync, i Boyzone, i 5ive, e se ne ricordate ancora tanti altri avrete tutta la mia stima. Ora, siate sinceri (e soprattutto sincere): chi di voi mentre seguiva questi gruppi si chiedeva ogni santo giorno chi sarebbero stati i prossimi? Chi si è chiesto secondo quale malato meccanismo i ragazzi sono stati scelti, chi è stato a sceglierli, quali altri sono stati scartati e perché?
Immagino davvero nessuno.

Quando però ci si appassiona ai ragazzi della Johnny & Associates, per quanto ci si possa sforzare di rimanere fedeli a pochi eletti, queste domande tendono a diventare inevitabili – principalmente perché, in effetti, la creazione ed il successivo debutto di una nuova unit diventa non solo una questione di stato, ma coinvolge anche molti dei gruppi che hanno debuttato prima di loro.
Ed è esattamente ciò che è successo quest’anno, a ben quattro anni dall’ultimo debutto ufficiale di una unit sotto la J&A, ovvero gli
Hey!Say!JUMP nel Novembre 2007. E, per debutto ufficiale, intendiamo non solamente la conferenza stampa che lo annuncia, ma anche la pagina personale sul sito dell’agenzia, a scanso degli equivoci creatisi bene o male ovunque dopo il debutto delle varie special unit come NYC Boys e NYC.

Kis-my-Ft2 - Everybody GO!

Il 2011 è stato quindi indubbiamente un anno di grandi sorprese: si comincia già dal 12 Febbraio, infatti, quando durante l’ultima data del tour dei Kis-my-Ft2, all’epoca ancora considerati Johnny’s Juniors nonostante l’enorme fama sempre più in ascesa, al leader del gruppo Hiromitsu Kitayama è stata consegnata una misteriosa lettera. Possiamo solamente immaginare il fiato sospeso delle migliaia di fan che erano ad assistere al concerto dei ragazzi, mentre i loro idoli subito dopo aver letto la letterina, già esplodevano in festeggiamenti e corse euforiche in giro per l’enorme teatro, senza spiegar loro alcunché.
Certo, non che ci fossero ancora dubbi: il debutto era nell’aria ormai da mesi, e quella lettera altro non faceva che annunciare loro l’uscita del primo singolo, in Maggio sotto la casa discografica
Avex Trax – che tra le sue fila conta non solo i loro senpai Tackey & Tsubasa e V6, ma anche artisti del calibro e della fama di Namie Amuro, BoA, EXILE, Gackt e Ayumi Hamasaki.

L’uscita e la preparazione del singolo sono state purtroppo ritardate a causa del terremoto dell’11 Marzo, ma con l’annuncio della data d’uscita ufficiale, il 10 Agosto 2011, i ragazzi cominciano a battere un record dopo l’altro senza che il loro primo singolo sia effettivamente ancora uscito: i Kis-my-Ft2 sono, infatti, il primo gruppo della J&A a rilasciare il proprio singolo di debutto ben in otto Paesi asiatici (Giappone, Malesia, Thailandia, Hong Kong, Corea, Filippine, Singapore e Taiwan).
Il 29 Luglio, durante un altro dei loro concerti alla Yokohama Arena, un’altra lettera a sorpresa annuncia ai ragazzi il loro secondo record: il 28 Agosto, a soli diciotto giorni dalla futura uscita del loro primo singolo, avrebbero tenuto un concerto al Tokyo Dome, battendo il precedente record di trentotto giorni detenuto da Tackey & Tsubasa ed Hey!Say!JUMP.
Con l’uscita del singolo, i ragazzi sembrano ormai inarrestabili. Everybody GO! vende 175,239 copie solamente il primo giorno, debuttando in prima posizione nella Oricon chart dei singoli, raggiungendo la quota di oltre 316mila copie nella prima settimana e piazzandosi in terza posizione dei singoli di debutto più venduti in assoluto di tutto il Giappone (dopo Real Face dei KAT-TUN e A-RA-SHI degli Arashi). A consacrare il loro debutto, il giorno stesso viene pubblicata la loro pagina sul sito ufficiale della Johnny & Associates, al fianco degli altri gruppi.
Ma le sorprese, per loro, non sembrano finire: il 28 Agosto, durante il loro primo concerto al Tokyo Dome, l’ennesima letterina annuncia il loro terzo e quarto record. Nel 2012, il gruppo partirà per un tour che toccherà tutte e 47 le prefetture del Giappone (record precedentemente detenuto dai Kanjani8, celebrato con il DVD 47), ed alcuni Paesi asiatici (Corea del Sud, Taiwan, Hong Kong, Thailandia, Singapore), proclamando i Kis-my-Ft2 ufficialmente il primo gruppo ad uscire dal Giappone così velocemente dopo il debutto.
Insomma, con i Kis-my-Ft2, l’agenzia sembrava aver trovato la formula perfetta per un enorme successo: un debutto atteso per anni non può che esplodere e far scalare ai ragazzi la classifica delle unit dell’agenzia più popolari di sempre, sino a far ottenere loro il loro programma radio, i loro blog ufficiali, nonché vari programmi televisivi dove vengono presi come ospiti fissi.

Eppure, le sorprese del 2011 non finiscono qui.
Forse la temuta Hallyu Wave, con le loro continue “invasioni” di band coreane in terra nipponica, o forse la celebrità ancora in ascesa delle ragazze di Akimoto Yasushi (le varie AKB48, SDN48, SKE48 e chi più ne ha più ne metta), sembrano aver quasi messo, passatemi l’espressione, il pepe sulla coda del vecchio Johnny Kitagawa, capostipite e creatore della J&A.



I primi di Settembre, quando l’euforia per il recente successo dei Kis-my-Ft2 non si era ancora nemmeno lontanamente assorbita, Kitagawa appare in tutto il suo anziano splendore – chiaramente è una presa per i fondelli, passatemi anche questa – all’apertura di uno dei più famosi e ben riusciti musical dei suoi ragazzi, lo
Shounentachi.
Qui annuncia che una delle unit di Johnny’s Juniors protagoniste, gli
ABC-Z, che nel loro passato vantano un curriculum praticamente analogo a quello dei Kis-my-Ft2, se sostituiamo i pattini con i salti mortali, sembra renderlo molto fiero.
Gli ABC-Z hanno talento nella danza, nel canto e nella recitazione.” Ha annunciato, orgoglioso. “Non mi dispiacerebbe mandarli addirittura oltreoceano. Potrei aggiungere un paio di membri al gruppo e rinominarli ABC-xyZ, dove la xy sta per Sexy.”
Insomma, ambizione di trasformare l’abbecedario in un algoritmo a parte, dopo l’iniziale sorpresa nessuno sembrava realmente stupito che dopo l’enorme successo riscosso da un gruppo che attendeva il debutto da anni, la mossa più logica sarebbe sembrata cominciare a lavorare su un altro gruppo in attesa da bene o male altrettanti anni – c’era addirittura chi faceva notare ancora più analogie, come il fatto che aggiungere due membri agli ABC-Z li avrebbe fatti diventare in sette, esattamente come sette sono i Kis-my-Ft2.
Niente di più logico, giusto?

E invece no, sbagliato.
Pochissimi giorni dopo, un inquietante pettegolezzo unito ad una delle tradizioni dell’agenzia, comincia ad espandersi per il web: la possibilità di un nuovo debutto per l’apertura dei mondiali di pallavolo, così come è stato per molti anni precedenti (V6, Arashi, NEWS ed Hey!Say!JUMP sono tutte unit appositamente formate per creare il tema della nazionale di pallavolo).
La possibilità che a cantare il tema per la nazionale di quest’anno sarebbero stati proprio gli ABC-(xy)Z sembrava tutto sommato concreta, nonostante il recente infortunio al piede di uno dei componenti più importanti della unit, Fumito Kawai, ed il conseguente commento di Kitagawa sul fatto che avrebbe atteso la sua completa ripresa prima di affidare al gruppo qualcosa di grosso.
Oltre a questo, anche il ricordo di come tutti gli anni precedenti la unit fosse stata formata da ragazzini presi bene o male a caso da diversi gruppi di Juniors ha fatto sorgere qualche dubbio alle irriducibili fan in attesa del debutto di ABC-Z e compagnia, ed infatti, entro pochi giorni, anche quest’ennesima – ma non ultima – speranza è stata smentita.


Il debutto era infatti stato programmato per lo scorso 16 Novembre per una nuovissima unit a cui è stato dato il nome di Sexy Zone, di cinque componenti, Kento Nakajima e Fuma Kikuchi– rispettivamente 17 e 16 anni, provenienti dalla unit di Johnny’s Juniros B.I. Shadow, nonché ballerini di supporto nelle uscite speciali di NYC Boys e Nakayama Yuma with B.I. Shadow – e tre nuovissimi piccoli talenti, Shori Sato, volto nonché frontman del gruppo a soli 14 anni, Sou Matsushima, 13 anni, e Marius You, soli 11 anni, di etnia nippo-tedesca e con poca conoscenza della lingua giapponese, dato che abitava in Germania sino a pochi mesi fa.
Se pensate che ci sia qualcosa di incredibilmente sbagliato nel dare un’immagine sexy ad un gruppo di adolescenti e pre-adolescenti, non preoccupatevi, decisamente non siete gli unici. C’è chi vi dirà che dare un nome più adatto ad una unit composta da ragazzini così giovani avrebbe imposto su di essa immancabilmente una data di scadenza – che sappiamo essere una bugia, basterebbe pensare ai Kinki Kids, che bambini non sono più da un pezzo – ma con ogni probabilità la decisione è stata presa solamente in base al target sempre più basso a cui questo genere di debutti sembrano rivolgersi.

Sexy Zone

E se prima avevamo senza pudore ammesso che i Kis-my-Ft2 sembravano essere la ricetta perfetta per un debutto di successo, ignorare da parte dell’agenzia tutto ciò che avevano imparato dalle vendite del loro singolo non ha portato bene ai piccoli Sexy Zone: con “sole” 57mila o poco più copie vendute, il loro omonimo singolo ha debuttato al secondo posto della Oricon Charts con un distacco di circa dodicimila copie dalla prima posizione, occupata da Perapera perao delle Not Yet, una delle sub-unit delle AKB48, ormai in guerra aperta con la J&A quando si tratta di vendite – nonostante, duole ammetterlo, contro il milione di copie vendute il primo giorno di molti dei singoli delle ragazze ci sia poco o niente da fare.
Che la J&A accetti un debutto recente in seconda posizione, però, non è proprio una possibilità: ci è voluto decisamente poco a rubare una delle tattiche più remunerative di Akimoto Yasushi per racimolare copie vendute, riuscendo addirittura a renderla ancora più scorretta, e così anche Kitagawa ha fatto impennare le vendite dei suoi Sexy Zone.
È bastato, in effetti, un evento a sorpresa con tanto di strette di mano e possibilità di conoscere non solo i protagonisti stessi, ma anche ospiti più grandicelli e più famosi di loro, in questo caso alcuni membri di Kis-my-Ft2 e ABC-Z (un evento, come definito da Ryosuke Hashimoto degli ABC-Z, dove “si può stringere la mano del proprio preferito e portarsi via un po’ del suo DNA”), e sapete qual era l’unico requisito per poter partecipare a questo evento?
Bravi, avete capito subito: esibire una o più copie del singolo dei Sexy Zone.

Che la tattica abbia funzionato, è indubbio: in meno di una settimana, loro e le Not Yet si sono altalenati nelle due prime posizioni, chiudendo con una differenza di poco più di settemila copie a vantaggio dei primi (i Sexy Zone con 170mila copie vendute in sei giorni e le Not Yet con 163mila).
L’unica cosa certa è che il debutto dei Sexy Zone non è ancora stato ufficializzato e consacrato dalla loro pagina personale sul Johnny’s net, ed appaiono ancora sotto la dicitura Johnny’s Juniors.
Che Kitagawa stia aspettando per vedere se un debutto del genere sarebbe effettivamente redditizio? O i suoi tecnici si sono semplicemente lasciati catturare dalla pigrizia?

E se in ogni caso non possiamo telefonare a Johnny in persona per chiedergli delle risposte sulle sue discutibili eppure sino ad oggi funzionanti tattiche di mercato, l’unica cosa da fare sembra essere mettersi l’anima in pace. E sentirsi un po’ sporchi ad ascoltare una canzone con un sottofondo di “You guys are so sexy” dove l’età media è bene o male quattordici anni. 

Always keep the faith… o no?

Non di solo gossip vivono le vipere… ogni tanto, infatti, colpisce anche noi il desiderio di mettere da parte cattiverie e pettegolezzi per fornire qualche informazione un po’ più seria. Poi magari a voi non interessa minimamente… oh beh, può essere un buon motivo per lasciarci un commentino qui sotto! *pubblicità occulta*

Credo che tutti, bene o male, abbiate sentito parlare dei Tohoshinki e siate a conoscenza, per lo meno a grandi linee, delle disavventure legali che li hanno portati ad un (momentaneo?) scioglimento. Quello che cercherò di fare è mettere chiarezza in tutta questa situazione che, francamente, ha lasciato più di una persona a sbattere la testa contro un muro per la confusione.
Tutto comincia il 31 luglio 2009 quando tre membri dei TVXQ (nello specifico, Jaejoong, Junsu e Yoochun) fanno causa alla loro storica casa di produzione in Corea, la SM Entertaiment. Il motivo dei dissapori tra gli artisti e la casa non è mai stato chiarito del tutto, perché ovviamente ognuno ha sempre dato solo la sua versione dei fatti. Secondo i tre ragazzi, il problema era il contratto che li legava alla SME; questo contratto, firmato all’epoca del debutto, avrebbe avuto una durata di ben tredici anni, non avrebbe garantito sufficienti introiti agli artisti (la percentuale maggiore sarebbe andata, e questo è un dato di fatto, nelle capienti casse della casa discografica) e interromperlo sarebbe costato loro il doppio di quanto avrebbero guadagnato durante gli anni rimanenti prima della scadenza (…si è capito cosa intendevo dire? Non scherzavo quando dicevo che la situazione è più che complessa). Secondo la casa discografica, invece, i tre ragazzi sarebbero stati solo molto avidi e avrebbero cercato di interrompere un contratto perfettamente legale per perseguire i loro interessi economici.

La situazione è confusa e lo rimarrà per sempre, ma c’è da dire che il Tribunale di Seoul ha dato ragione a Jaejoong e compagnia (cito lui per anzianità, non si offendano gli altri due).

Naturalmente, come saprete, i TVXQ non erano attivi solo in Corea, ma avevano (hanno) una fanbase enorme anche in Giappone, grazie alla produzione di quella che forse è la più grande casa discografica nipponica, la Avex Entertainment.
Ad aprile 2010 è proprio la Avex ad annunciare la sospensione di tutte le attività dei Tohoshinki in Giappone per permettere a tutti i membri di seguire personali strade da solisti. Questo in realtà non accadrà mai (o meglio, Xiah Junsu farà uscire un singolo da solista e Hero Jaejoong reciterà nel drama Sunao ni Narenakute, ma niente più di questo) perché, poco più di un mese dopo, è di nuovo la Avex a farsi portavoce dei ragazzi e ad annunciare la formazione di un nuovo gruppo, JYJ (dalle iniziali dei componenti, Junsu – Yuchun – Jejung, sì, scritti alla giapponese). La nuova boyband, che probabilmente all’inizio è nata solo in occasione di alcuni eventi live come l’A-Nation, viene prodotta dalla Rhythm Zone, una casa discografica che fa sempre parte del gruppo Avex.

Nonostante un’iniziale diffidenza, soprattutto da parte dei fans che vedono JYJ come un ulteriore ostacolo a una possibile – ma al momento non probabile – riunione dei Tohoshinki, il primo singolo della nuova band, The…, e il DVD del loro primo live debuttano entrambi al primo posto delle rispettive Oricon Charts, dimostrando che, uniti o separati, la fama dei Tohoshinki in Giappone è ormai più che consolidata.

Chi pensava che le cose si fossero sistemate ha fatto i conti senza l’oste.

A settembre 2010, la Avex annuncia la sospensione di tutte le attività di JYJ in Giappone, a causa dei legami che intercorrono tra la loro casa discografica coreana, la C-JeS Entertainment, e associazioni mafiose. Niente da dire, fanciulli, i vostri manager li scegliete proprio con i piedi…

Comunque le cose sembrano sistemarsi e il gruppo pubblica il primo album completamente in lingua inglese , The Beginning, forti della collaborazione con il ben più famoso – oltreoceano, chiaramente – Kanye West. Vanno anche in tour, naturalmente, sbarcando con successo negli Stati Uniti, nello specifico a New York, dove radunano un buon numero di fans. Voci non-tanto-di-corridoio dicono che potrebbero presto venire in Europa… e con voci intendo che Junsu l’ha annunciato alla fine di un concerto a Bangkok, ma si sa, il ragazzo non è mai stato troppo sveglio… (e lo dico con affetto, sia chiaro).

…ma in questa bella storia manca qualcosa: e gli altri due? Yunho e Changmin sono forse rimasti a casa a fare la maglia?

Beh… quasi, in realtà. Di sicuro musicalmente sono spariti del tutto. Non un lavoro da solisti, non un singolo, non un tubo di niente.

Fino ad ora.

Il 23 novembre scorso, la SM Entertainment ha annunciato che i TVXQ torneranno agli inizi del 2011 con un nuovo singolo e due soli membri, per l’appunto U-Know Yunho e Max Changmin, sempre prodotti in Giappone dalla Avex. Questo ha scatenato le ire di molti, perché i fans non vedono di buon occhio che i due ragazzi usino ancora il nome Tohoshinki nonostante siano rimasti in due, altri invece sono stati sollevati di vedere che no, nessuno dei due è stato ingoiato da un buco nero mentre faceva la spesa.

Il singolo uscirà in due versioni (tre, contando quella esclusiva per il Bigeast, il fanclub ufficiale giapponese) il 26 gennaio 2011 e… staremo a vedere. Un po’ siamo curiose, perché Yunho e Changmin sono sempre stati, rispettivamente, una delle voci più basse e la voce più alta del gruppo originale. Potrebbe uscire qualcosa di interessante.

Questo è quanto. Rendetevi conto della lunghezza dell’articolo e ora piangete con noi, visto che abbiamo volutamente tralasciato diversi punti che avrebbero solo allungato e complicato ancora di più questa storia di cui non vediamo – al momento – il lieto fine.

Concludo da brava fan (di tutti, Tohoshinki, JYJ e vedremo con gli altri due) con un ormai inflazionatissimo always keep the faith (sì, i tatuaggi sono veri).

Vecchie coppie, nuovi flirt e inquietanti collaborazioni

In un sabato sera solitario ed influenzato (sigh), non c’è niente di meglio che una carrellata di nuovi pettegolezzi per farsi tornare il buon umore. Certo, se magari questi signori e queste signorine si dessero una calmata e facessero per qualche giorno anche loro i pantofolai, magari io avrei il tempo di finire di preparare “I cari, vecchi, sempreverdi pettegolezzi più esilaranti: speciale Arashi” (giusto perché non ci piace che ci si dica che siamo di parte, giammai), ma si fa quel che si può.

Prima di tutto, gioiscano le fanciulle che provavano un cordiale ed intenso odio verso l’attrice Keiko Kitagawa: UP&UP, un conosciuto programma che tratta di beceri pettegolezzi sulle star asiatiche, ha rivelato questa mattina che il popolare idol Y. e la bella attrice K.K. hanno messo un termine al loro tormentato rapporto. E sì, nonostante non ci siano stati dati nomi, ci sono state date descrizioni dei due piuttosto accurate, che non davano adito a fraintendimenti, Tomohisa Yamashita e la bella Keiko si sono ormai lasciati. Le circostanze della rottura del presunto rapporto (perché in fondo, sapete come la pensiamo, vero?) sono tutt’ora ignote, ma se i precedenti pettegolezzi hanno detto la verità, la loro relazione è durata addirittura un anno intero. Ciò che c’è di buono è che se il dolce Yamapi si è lasciato vedere in giro con qualche ragazza non celebre – non ancora, se non altro – mentre faceva compere, anche Keiko si è data subito da fare.


E perso un Golden Boy, meglio fiondarsi subito sull’attore più popolare in assoluto del momento, la cui fama è ancora in crescita, visto che non ha che appena iniziato a farsi vedere in giro sul serio. L’hanno beccata ad un appuntamento in piena regola con niente di meno che Mukai Osamu, recentemente nominato sposo ideale, ragazzo più sexy, ed una serie di altre cose a cui a me, personalmente, avrebbe imbarazzato rispondere in un sondaggio. Il fatto che i due attori facciano entrambi parte del cast (nel ruolo dei personaggi principali) del live action di prossima uscita di Paradise Kiss, adattamento dell’omonimo manga di Ai Yazawa, non ha neanche sfiorato le labili menti dei cacciatori di pettegolezzi, che sono subito andati a scavare nel passato dei due alla ricerca di quando potessero essersi conosciuti e (forse) innamorati. Ciò che è ormai noto in patria, è che l’attore Mukai Osamu sia dichiaratamente bisessuale, e se i maligni (tra cui anche noi, che aspettiamo un grosso outing da parte di qualche celebre asiatico non sapete da quanto) sospettavano che avrebbe seguito le orme del collega Hiroki Narimiya (che prima aveva dichiarato di essere bisessuale e, pochi mesi dopo, aveva ammesso direttamente di essere omosessuale), questo pettegolezzo dovrebbe se non altro calmare un minimo le acque. Peccato, però, ma almeno sappiamo che i primi flirt attribuiti attestano la fama in ascesa.

Chi ha forse deciso di seguire la linea di pensiero della Kitagawa, è l’attrice Mao Inoue (click!), che è stata vista in un ristorante italiano con un bel ragazzo dal volto conosciuto, ma apparentemente non una celebrità – ma siccome i giornalisti sono degli assi a riconoscere certe persone (ricordiamo in silenzio il flirt di Koki Tanaka con la pornoattrice Maria Ozawa), a questo punto ci domandiamo se non fosse un attore di video per adulti anche lui. Siccome – purtroppo – non possiamo andare sul posto a confermare, attendiamo ulteriori notizie.
C’è anche però chi ha deciso di mettere la testa, finalmente, a posto: l’attrice Eri Fukatsu (click!) pare aver deciso di sposarsi entro la fine dell’anno. La Fukatsu ha ormai trentasette anni, ed una relazione stabile che dura dal 2006 con uno stilista piuttosto famoso in patria, quindi non l’aspettava altro che il grande passo. Auguri.


Notizie sicuramente meno felici riguardano l’Uwasa Queen, Erika Sawajiri, data per dispersa pochissimi giorni fa. L’attrice è infatti stata ricoverata in ospedale, le sue condizioni fisiche piuttosto precarie a causa dello stress sembrano essere state peggiorate dalla febbre piuttosto alta che l’ha colpita ad inizio Settembre. A dare queste informazioni è stata la stessa madre della ragazza, Lila, la stessa che aveva dichiarato che la figlia fosse ormai dispersa da un paio di settimane – ora, qui non si sa mai se pensare che i giornalisti si siano inventati tutto, o che le donne di famiglia Sawajiri siano un po’ toccate e abbiano la mania della celebrità facile attraverso i gossip. Pare addirittura che Lila stessa abbia dichiarato a qualche tabloid che la figlia era uscita di casa, scomparendo, dopo un loro litigio, e da allora non si fossero più sentite. Ora ovviamente ritratta tutto, rifiutandosi prima di commentare ulteriormente in proposito delle condizioni di salute della figlia (rispondendo con uno sbrigativo “Sta meglio“), per poi cambiare idea e rilasciare un’intervista in piena regola ai giornalisti del turno dopo (“Non c’è niente di cui preoccuparsi, è stata ricoverata per un po’ di tempo perché lo stress aveva posto la sua salute al limite“, comincia, “Ora è in un posto tranquillo che recupera le energie. Credo sia comprensibile il fatto che mia figlia si sente molto stanca, e, non appena si è sentita meglio, mi ha contattata, assicurandomi che tornerà al lavoro al più presto possibile. Sarebbe ridicolo se la si colpevolizzasse per essersi ammalata!” ha poi concluso, con una nota di piagnucolio nella voce). Insomma, noi propendiamo sicuramente per la versione della mamma pazza, e che la povera Erika non avesse proprio alcuna intenzione di nascondersi a nessuno.
Intanto, però, la AVEX ha rifiutato di commentare alcunché sulle condizioni di salute dell’attrice, nonostante sia ormai chiara la volontà di interrompere il contratto della ragazza (firmato solamente a fine Aprile 2010, dopo il divorzio di Erika sia dal proprio marito che dalla precedente agenzia, la Stardust Promotion). Non è stato fatto alcun comunicato stampa in proposito, probabilmente perché, a causa delle condizioni di salute della Sawajiri, nessuna delle due parti ha firmato il contratto di chiusura o messo delle condizioni. Le motivazioni sono anche in questo caso bene o male ignote, se non fosse per il pettegolezzo che serpeggia nella compagnia da ormai qualche settimana: non è detto che ogni tipo di pubblicità sia ottima pubblicità, e di certo l’attenzione che riceve costantemente Erika non è delle migliori. Insomma, la povera ragazza potrà mettere la testa a posto, comportarsi benissimo, ma il suo titolo di Uwasa Queen continuerà per sempre a portarle problemi.

E chiudiamo qui, con una notizia veloce veloce riguardante i ragazzi della Johnny & Associates, che poi magari pensano che li trascuriamo. Ma voi lo sapevate che nonostante l’abbandono di Jin Akanishi, nel loro prossimo singolo, Change UR World, i KaT-TUN saranno comunque in sei? Il sesto membro momentaneo (grazie a dio) del gruppo altri non è che Ray Luzier (click!). Chi diavolo, direte voi. Be’, il batterista del gruppo alternative metal statuniteste KoRn ha deciso di collaborare con i ragazzi per la realizzazione del loro nuovo singolo. E credeteci, se siamo preoccupate noi, non immaginate lontanamente quanto lo siano i fans dei KoRn (vi dico solo il commento più gentile è stato “ma che cazzo fai, Ray, ti metti con quei finocchi Backstreet Boys giapponesi?“).

L’Uwasa Queen si dà alla macchia

Con noi che torniamo a pieno ritmo, tornano anche le notizie su cui tenervi aggiornati, a quanto sembra.


La Regina del Gossip, Erika Sawajiri, ha infatti deciso di farci credere che la costante attenzione che riceve ormai quotidianamente dai tabloid più svariati non le faccia così piacere come sembra. Come? Svanendo nel nulla, e rendendosi irraggiungibile da chiunque, anche per vie telefoniche. L’ultima sua apparizione in pubblico e di fronte alla stampa è stata il 5 Settembre scorso, e sarebbe dovuta apparire ad una conferenza stampa per una nuova pubblicità il 21 Settembre, cancellata poi il giorno precedente dalla stessa Erika, apparentemente a causa di febbre alta.
La cosa più preoccupante è che, anche la stessa madre dell’attrice, Lila, che vive con lei, è stata intervistata dalla stampa, e ha ammesso di non avere più avuto contatti con la figlia da almeno venti giorni. Quando però le sono stati chiesti ulteriori dettagli, la donna ha rifiutato di commentare ancora, e ha chiesto che l’intervista terminasse lì – e qui capiamo benissimo da chi abbia preso la figlia la sua lieve psicopatia, che prima si circonda di giornalisti e poi decide che non li sopporta più.
Intanto, anche i giornalisti si stanno dando da fare nelle indagini per la presunta sparizione di Erika: ovviamente peggiorando le cose. Sports Nippon dichiara convinto, infatti, che la causa potrebbe essere stata un articolo pubblicato il 1 Settembre, dove si raccontava dei problemi nati tra la Sawajiri e l’agente che la seguiva nel lontano 2007, che all’epoca la obbligò a chiedere pubblicamente scusa per i suoi comportamenti poco professionali tenuti sul luogo di lavoro (capricci, ritardi, volontà di fare sempre e comunque quello che voleva lei, oltre a qualche simpatico episodio di litigi ed insulti, insomma, niente di nuovo). Pare che l’articolo abbia creato problemi ad Erika, al suo ex manager ed ora anche alla sua nuova compagnia, la AVEX, nota per riuscire sempre a raccattarsi certi casi umani, giusto perché anche la pubblicità negativa, è pur sempre pubblicità.
Insomma, speriamo che si faccia viva al più presto, perché venti giorni senza sapere niente delle sue follie ci sembrano già un’eternità.

C’è anche però chi ha già smentito i neonati pettegolezzi sul proprio conto: Hikaru Utada, infatti, non appena le è stato chiesto su twitter quanto ci fosse di vero sull’articolo che dava lei e Kyoko Fukada per una coppia, ha risposto con un laconico “Ti piacerebbe!”. Be’, in effetti, sognare non è ancora vietato.

Matsuura, Hamasaki e Tohoshinki: la Saga di Twitter

Prima che per gli artisti coreani diventasse una norma quella di debuttare in Giappone (si preparano nuovi arrivi, se a qualcuno interessa… se non sbaglio le KARA stanno preparando qualcosa per agosto), c’è stato un gruppo che è entrato in sordina nel secondo mercato del mondo e ha fatto gavetta per diversi mesi prima di esplodere come il più grande fenomeno coreano dopo la bella BoA… e superando anche la collega.

Ovviamente sto parlando dei Tohoshinki. O DBSK. O TVXQ. O TVfXQ. O THSK. Quello che è, avete capito.

Tutti sappiamo la fine che ha fatto il gruppo, ma non è di questo che ho intenzione di parlare… insomma, è roba vecchia!


I Tohoshinki in Giappone sono (erano?) prodotti dalla famosissima Avex Entertainment e dal suo presidente, Matsuura Masato, il quale ha avuto la pessima idea di scrivere sul suo Twitter la seguente frase: “Vederli tornare insieme è il mio desiderio, ma rimanere separati è la loro volontà.

Non l’avesse mai fatto!

Le fans dei Tohoshinki, notoriamente docili come mamme cinghiali che vedono i loro cuccioli in pericolo, si sono scatenate, intasando il twitter di Matsuura-san con simpatici messaggi di auguri del tipo “Non parlare come se tu sapessi tutto“, “Smetti di twittare!“, “Non sai quanto le tue parole ci facciano soffrire?” e variazioni sul tema.

Matsuura-san ha risposto, senza scomporsi: “Preferite che menta sull’argomento?“, seguito da altri simpatici commenti solidali dalle fans del gruppo.

La faccenda è andata così avanti che persino la superstar Ayumi Hamasaki si è sentita in dovere di intervenire, sul suo twitter, in difesa del suo produttore: “Per favore smettetela di proiettare la vostra rabbia e la vostra tristezza solo su Masa (Matsuura). Per la posizione che occupa, è venuto a conoscenza di cose che non voleva nemmeno sapere. Lui non è esattamente come voi (fans)? Non si è arreso, anche dopo tutta questa sofferenza.


Le fans dei TVXQ sono in buona parte delle pazze scatenate, e per aver scomodato l’impegnatissima Hamasaki su una questione del genere, significa che anche ai piani alti si stanno stufando di loro… non dei Tohoshinki, eh? Povere stelle, loro sono bravi, buoni e belli. Sono le loro fans che avrebbero bisogno di darsi una calmata e cercare di capire che non tutto il mondo ruota attorno a loro.